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U picciriddu di Ribera

Vasi Ceramica

280,00

L'artista descrive l'opera

In questa opera mi sono ispirata ai magnifici colori del tipico carretto siciliano ed ai fiori dei nostri campi. Ho poi immaginato un “picciriddu” (fanciullo in italiano), che raccoglie le arance in una campagna e le offre a tutti noi. L’altra scena rappresenta un albero di arance, che semplice e sincero, sfoggia tutta la bellezza dei suoi frutti, quasi come fosse anch’esso un giocoliere. Una casa in lontananza ricorda la presenza del contadino, che pazientemente, complice la natura, cura il suo agrumeto. Il vaso viene modellato con l’antica tecnica del “lucigliolo”, cotto e reso biscotto. Esso viene poi smaltato e dipinto, per essere cotto ad un secondo fuoco per la vetrificazione dei colori e degli smalti.

Dettagli e dimensioni

Materiali: Ceramica
Dimensioni (cm): Altezza 32, Profondità 10
Peso (kg): 1.492
Creato manualmente in Sicilia

L'opera nella cultura siciliana

A cura della Governance di Sicilian Artisan Foundation

Arance, limoni e fichidindia sono frutti simbolo della Sicilia. I primi due crescono in rigogliosi agrumeti (tra cui la famosa Conca d’Oro di Palermo, d’oro appunto per il colore dei suoi agrumi) mentre i fichidindia si arrampicano ovunque disegnando caratteristicamente il paesaggio dell’isola (non di rado si vedono case abbandonate con i fichidindia che ne sono diventati i nuovi proprietari, almeno all’esterno, su tetti e pareti). Questi frutti furono importati dagli Arabi durante la loro dominazione (IX-XI secolo). L’artista ha immaginato u picciriddu (fanciullo in italiano) in una campagna di Ribera, nella Sicilia meridionale, cittadina famosa per una qualità pregiata di arance: le Washington Navel, considerate le migliori al mondo.

(photo) Sicilian oranges were introduced during the Arab domination (IX-XI century)

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U picciriddu di Ribera

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