U carrettu
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L'artista descrive l'opera
Attraverso questa mia opera ho voluto rievocare un simbolo della Sicilia della prima metà del 1800, il carretto, che era usato come mezzo di trasporto adibito alle merci e la coffa era usata come cesta per il trasporto del foraggio. Il carretto siciliano è diventato nel tempo un’opera d’arte che si è evoluta negli anni diversificandosi da una provincia all’altra. Con la mia coffa ho fatto un lavoro certosino con un dipinto a mano su vera pelle.
Dettagli e dimensioni
Spedizioni e resi
L'opera nella cultura siciliana
La coffa siciliana è una cesta realizzata con l’intreccio della curina, il cuore della palma nana. Essa veniva usata per mettere la biada o crusca da dare al cavallo o all’asino, in questo caso si legava dai manici alla testa dell’animale. La coffa veniva usata anche dai contadini per la semina, mentre quella più grande, chiamata zimmili, veniva usata per trasportare il raccolto della giornata, o la legna da portare a casa, o addirittura vi si metteva dentro il bambino piccolo per tenerlo a caldo. Questo oggetto ci riporta verso metà del 1300 quando a regnare in Sicilia c’erano gli Aragonesi. Un certo Guglielmo Buccheri, un’eremita poi beatificato, era detto cuffitedda perché usava portare la coffa a tracolla. Oggi la coffa è diventata un accessorio moda femminile: si può trovare una borsa folcloristica decorata con sonagli e specchietti che ricorda le bardature dei cavalli dei carretti siciliani, o impreziosita con ricami e merletti, diventa una borsa da sera.
U carrettu siciliano è stato il mezzo di trasporto per antonomasia del popolo siciliano: sia dei ricchi che dei poveri. Fondamentalmente si tratta di una sorta di carriola in legno trainata da equini. La particolarità del carretto siciliano era data dai lati di questa struttura, le sponde, nelle quali era quasi sempre rappresentata una scena dell’Opera dei pupi, rappresentazione di marionette siciliane estremamente in voga sin dal XVII secolo (il carretto stesso nasce verso quel periodo). Inoltre, spesso il carretto era coloratissimo in tutti i suoi spazi, fossero ruote, legni laterali, aste ecc. Anche il cavallo che lo trainava, solitamente a festa, era bardato con sgargianti colori. Neanche a dirlo, la sua piu o meno opulenza artistica ne contrassegnava lo status sociale.
C’è una grande presenza di Sicilia in tutta l’opera data dal mare, il vulcano Stromboli, i limoni ed i fichidindia.
(photo) A farmer with the coffa