Trittico Arabo-Normanno
€250,00
Esaurito
L'artista descrive l'opera
Il trittico, materico, ospita segni e raffigurazioni dell’arte Arabo-Normanna che si incontrano e convivono con grafie della civiltà contadina Siciliana, ovvero storie e culture lontane fra loro che si incontrano in terra di Sicilia. La Dea dell’Abbondanza è scavata dentro il legno. I due pannelli laterali richiamano fortemente l’arte Arabo-Normanna ricordandoci la cappella Palatina di Palermo o i meravigliosi duomi di Monreale e Cefalù. Correva il XII secolo …
Dettagli e dimensioni
Spedizioni e resi
L'opera nella cultura siciliana
Il quadro ha fortissimi richiami all’arte Arabo-Normanna, una meraviglia artistica tutta siciliana. Dopo tre secoli di dominazione bizantina e due secoli di dominazione araba ecco che arrivano i normanni i cui re sono letteralmente ammaliati dalla architettura araba.
Ecco che succede una cosa straordinaria: i re normanni convocano gli architetti arabi ed insieme elaborano una commistione di stili e culture regalando ai posteri quella che noi oggi definiamo arte arabo-normanna, patrimonio dell’umanità. Tra i monumenti piu significativi ricordiamo a Palermo: la cappella Palatina, la chiesa della Martorana, Il Palazzo dei Normanni, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti. Ad essi si aggiungono la cattedrale di Monreale e quella di Cefalù. Nella stupenda cappella Palatina ammiriamo splendenti mosaici bizantini su fondo oro, volte a muqarnas e delle cupole tipicamente araba oltre a disegni geometri su pietra lavica e capitelli romanici.
L’atmosfera esoterica, un misto tra fede cristiana ed alchimie arabe, pervade l’intera opera d’arte, pervade l’intera storia della Sicilia tra il IX ed il XII secolo.
L’opera richiama anche ha una sorta di dea del raccolto, dell’abbondanza. Una storia lunga 2500 anni in Sicilia sin dai tempi di Demetra e sua figlia Persefone, a cui venivano dedicate le Tesmoforie per propiziarsene appunto i favori e la buona riuscita del raccolto.
(photo) Cefalù, cathedral facade seen from the square, watercolor, 1843