Statti mutu

Pupi Siciliani Cartapesta
Opera unica

1.200,00

L'artista descrive l'opera

Angelica è stata creata per conservare la memoria del patrimonio culturale del popolo siciliano in questo caso fatto di gesti teatrali, di dialetto strascicato e di sguardi e smorfie, tanto efficaci da dialogare in silenzio. L’opera è in cartapesta, pasta polimerica (le mani) e pizzo siciliano (il vestito). La pittura è in acrilico.

Dettagli e dimensioni

Materiali: Cartapesta
Dimensioni (cm): Altezza 40, Larghezza 25, Profondità 25
Peso (kg): 0.980
Creato manualmente in Sicilia

L'opera nella cultura siciliana

A cura della Governance di Sicilian Artisan Foundation

Angelica, la bella Angelica, sembra essere decisamente scaramantica, avendo una corona fatta di aglio e peperoncini mentre tutto attorno la sua figura vi sono una serie di corni. Essi sono degli amuleti tipicamente usati in Sicilia contro la malasorte. Da dietro fa un altro scongiuro, con la mano destra: le corna. Al passante fa il gesto, con la mano sinistra, di statti mutu (“non parlare” in italiano) come a volergli dire: hai visto che sto facendo gli scongiuri (attraverso le corna nascoste dietro la schiena con la mano sinistra) ma tu non dirlo a nessuno. L’Opera dei Pupi è una rappresentazione teatrale che racconta le gesta dei Paladini alla corte di Re Carlo Magno. I protagonisti sono dei burattini (i pupi) che vengono abilmente animati dai pupari, contemporaneamente costruttori, voce recitante ed animatori dei pupi. Questi spettacoli andavano in onda nelle piazze e nei teatrini di tutta la Sicilia ed hanno appassionato il popolo sin dal XIX secolo. Tutti aspettavano Orlando, Rinaldo, la bella Angelica e l’odiato Saraceno, oltre una serie di personaggi e figure grottesche o immaginifiche.

(photo) Sicilians in 1800

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