I tri iatti di Corleone
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L'artista descrive l'opera
Dettagli e dimensioni
L'opera nella cultura siciliana
L’opera ha i colori della Sicilia e precisamente riprende quelli de U carrettu siciliano (il carretto in italiano). Esso è stato il mezzo di trasporto per antonomasia nei secoli passati del popolo siciliano: sia dei ricchi che dei poveri. Fondamentalmente si tratta di una sorta di carriola in legno trainata da equini. La particolarità del carretto siciliano era data dai lati di questa struttura, le sponde, nelle quali era quasi sempre rappresentata una scena dell’Opera dei pupi, rappresentazione di marionette siciliane estremamente in voga sin dal XVII secolo (il carretto stesso nasce verso quel periodo). Inoltre, spesso il carretto era coloratissimo in tutti i suoi spazi, fossero ruote, legni laterali, aste ecc. Anche il cavallo che lo trainava, solitamente a festa, era bardato con sgargianti colori. Neanche a dirlo, la sua piu o meno opulenza artistica ne contrassegnava lo status sociale. La scena l’artista la immagina avvenuta nel paesino di Corleone, Sicilia occidentale. Di origine antichissima Corleone è famosa in tutto il mondo per il film Il Padrino. Immersa in una Sicilia di grano, vigneti e bellezze naturalistiche Corleone ha origini antichissime con monumenti e luoghi di interesse appartenenti a diversi secoli. Da segnalare il meraviglioso Bosco della Ficuzza al cui ingresso è la Casina di Caccia fatta costruire dal re Borbone Ferdinando III (1799) e che culmina con Rocca Busambra, una sorta di enorme masso alto 1613 metri. A Corleone, tra i vicoli in pietra, si vive ancora dentro una Sicilia di tradizioni, di anziani con la coppola e di cibo genuino.
(photo) Corleone, the little town famous for the film The Godfather