i Mori
€290,00
L'artista descrive l'opera
La lampada riporta alla luce la leggenda dei mori siciliani, la pigna che sta alla base è simbolo di potenza e fortuna. Lampada completa di paralume artistico. Base in pasta di ceramica, paralume realizzato in tessuto broccato con strass in cristallo, passamanerie varie, arricchito con bijoux.
Dettagli e dimensioni
L'opera nella cultura siciliana
Le teste di Moro sono una rappresentazione classica della Sicilia artistica. I mori ci riportano alla dominazione araba in Sicilia (IX-XI secolo). Il periodo musulmano è durato quasi due secoli ma è quello che ha lasciato l’impronta maggiore, probabilmente, nella ricchissima storia della Sicilia. Non tanto nei monumenti (veramente pochissimi) ma nella quotidianità, nell’etimologia di molte parole, nel dialetto, negli usi e costumi. I mori sono delle figure tipiche che entrano in gioco molto spesso nella cultura siciliana come ad esempio nell’Opera dei Pupi o nella leggenda delle teste di moro. Queste ultime raccontano di una leggenda nella quale una bella siciliana invaghitasi di un Arabo al tempo che questi regnavano in Sicilia (IX-XI secolo), essendo dal moro tradita, lo decapitò nel sonno ed appese la testa, come fosse un vaso, al balcone, adornandola anche con una profumata pianta di basilico che destò l’ammirazione degli ignari passanti. In un certo qual senso, gli Arabi, non se ne sono mai andati dalla Sicilia.
La Pigna è, in Sicilia, tra i doni più apprezzati. Essa è presente in quasi tutte le case siciliane: in giardino, dentro casa o, addirittura, sopra il tetto, spesso nel punto piu alto di esso, come ultimo elemento della costruzione, come fosse a guardia. A prescindere dalle splendide pigne di ceramica, in Sicilia era in uso donare alle famiglie una pigna, da appendere sulla porta di casa, affinché fosse foriera per quella casa e per i suoi abitanti, di fertilità, abbondanza, e non solo nel senso materiale, ma anche spirituale.
(photo) The Arab conquest of Syracuse (in 878), manuscript