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Commedia Siceliota

Quadri Olio su tela in 3D
Opera unica

1.200,00

L'artista descrive l'opera

Ho immaginato l’atmosfera come doveva essere quando in Sicilia c’erano i Sicelioti, ovvero i Greci di Sicilia, in questo bellissimo teatro con l’Etna ed il golfo di Naxos spettacolari quinte. Tutto è antichità … La creazione della terra con il suo sbuffo di ardente passione. Le salde e calde mura del bellissimo teatro greco. Taormina. L’opera, eseguita ad olio su tela, è tridimensionale in quanto contiene dei volumi reali creati dal materico misto.

Il titolo originale dell’opera è “Teatro di fuoco”.

Dettagli e dimensioni

Materiali: Olio su tela in 3D
Dimensioni (cm): Altezza 70, Larghezza 50, Profondità 1.50
Peso (kg): 0.800
Creato manualmente in Sicilia

L'opera nella cultura siciliana

A cura della Governance di Sicilian Artisan Foundation

Taormina è un paesino conosciuto in tutto il mondo per la sua straordinaria bellezza dovuta ad una serie di caratteristiche che la rendono unica: è un balcone sul mare con elementi paesaggistici unici, come la spettacolare veduta sia dell’Etna che del golfo di Naxos; conserva monumenti antichi unici al mondo, come il famosissimo Teatro greco (III a.C.); la cittadina, adagiata in posizione leggermente elevata rispetto alla costa, è un misto di fascino medioevale, arabo, siciliano e con uno charme veramente tutto particolare. Quella atmosfera glamour che ne ha caratterizzato eternamente la storia, facendo di Taormina la meta privilegiata di viaggiatori e celebrità di ogni epoca, sembra non essersene mai andata da questo incantevole luogo di Sicilia.
L’Etna, il vulcano piu alto d’Europa (3300 mt slm), domina imperiosa la parte orientale della Sicilia ma è talmente enorme che si vede fino a centinaia di chilometri di distanza. Uomini di tutte le epoche ne hanno scalato la cima a partire dal filosofo agrigentino Empedocle (V a.C.) che la leggenda vuole abbia finito la sua vita buttandovisi dentro. Il toponimo (Aitna) sembra derivare da qualche parola la cui etimologia, riconduce al significato “ardere”, “bruciare”. Per gli Arabi di Sicilia (IX-XI secolo) era una montagna alta due volte e la chiamarono Mons (monte) Gebel (montagna), due volte montagna; e fino al recente passato (ma anche oggi) i siciliani la chiamavano Mongibello. Ma il suo nome siciliano per eccellenza è: “a muntagna”. Essa ha dato lavoro ai nivalori (che raccoglievano la neve, la conservavano nelle grotte del vulcano e poi la vendevano nei paesi), ai carbonai, ai raccoglitori di Ginestra (ottima per i fornai).

(photo) Etna volcano and Taormina by Jean Houel, 1776

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Commedia Siceliota

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