Home » Il Museo » Moda » Coffa bags » Brigliadoro

Brigliadoro

Coffa bags Materiali vari Palma nana Tela dipinta
Opera unica

950,00

L'artista descrive l'opera

Dipinto preso da un carretto siciliano. Brigliadoro era il cavallo del paladino Orlando. I carretti siciliani unici al mondo per la varietà dei dipinti. I colori rispecchiano il calore della nostra terra. Tra le mie prime creazioni, la coffa in palma nana con pannello dipinto a mano olio su tela, nei fianchi, ceramiche e piume che ricordano gli ornamenti dei cavalli, passamanerie con mezzi cristalli tutti cuciti a mano. Le imperfezioni sono garanzia di manifattura artigianale.

Dettagli e dimensioni

Dimensioni (cm): Altezza 40, Larghezza 60, Profondità 20
Creato manualmente in Sicilia

L'opera nella cultura siciliana

A cura della Governance di Sicilian Artisan Foundation

La coffa siciliana è una cesta realizzata con l’intreccio della curina, il cuore della palma nana. Essa veniva usata per mettere la biada o crusca da dare al cavallo o all’asino, in questo caso si legava dai manici alla testa dell’animale. La coffa veniva usata anche dai contadini per la semina, mentre quella più grande, chiamata zimmili, veniva usata per trasportare il raccolto della giornata, o la legna da portare a casa, o addirittura vi si metteva dentro il bambino piccolo per tenerlo a caldo. Questo oggetto ci riporta verso metà del 1300 quando a regnare in Sicilia c’erano gli Aragonesi. Un certo Guglielmo Buccheri, un’eremita poi beatificato, era detto cuffitedda perché usava portare la coffa a tracolla. Oggi la coffa è diventata un accessorio moda femminile: si può trovare una borsa folcloristica decorata con sonagli e specchietti che ricorda le bardature dei cavalli dei carretti siciliani, o impreziosita con ricami e merletti, diventa una borsa da sera.

L’Opera dei Pupi ha fatto la gioia del popolo sin dal 1700, quando il puparo ed il suo teatrino ambulante venivano attesi nelle piazze dei paesi di tutta Sicilia. Narra le gesta dei paladini di Carlo Magno. I personaggi principali sono Orlando, Rinaldo e la bella Angelica. Al grido di “A morte i Saraceni” i paladini combattono i mori. A tutt’oggi rimane un momento veramente emozionante e divertente assistere alle gesta di questi burattini di legno a cui i pupari danno vita e carattere recitando e, contemporaneamente, muovendoli da dietro le quinte, mentre spesso un pianino fa da colonna sonora al tutto. Da sottolineare che quando il teatrino si ritirava da un paese gli anziani continuavano a raccontare le gesta dei paladini, a volte anche mettendoci del loro, intorno alla conca (braciere per riscaldarsi) o in piazza, con amici e parenti.

Photo: Poster of the Opera of the puppets

La Governance suggerisce anche

L’obiettivo della Governance è sia quello di salvaguardare le tradizioni e gli antichi mestieri del popolo di Sicilia, sia quello di sostenere economicamente i creativi, veri e propri etno-antropologi di un popolo.
Richiedi informazioni su

Brigliadoro

    Accetto la privacy policy