All’alba ad Acitrezza
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L'artista descrive l'opera
Ciò che mi ha spinto a realizzare questo quadro è stato dipingere i colori forti ed emozionanti dell’alba attraverso uno scorcio ad Acitrezza dove l’uomo sulla barca sembra avviarsi alla giornata dedicata alla pesca con un mare e un cielo dai toni luminosi.
Dettagli e dimensioni
L'opera nella cultura siciliana
Acitrezza è un borgo di mare del litorale orientale della Sicilia reso noto dallo scrittore Giovanni Verga e dai suoi pescatori. Essa è dominata dalla maestosa sagoma dell’Etna (3300 mt s.l.m.) che abbraccia imperiosa questa area di Sicilia. Proprio a ridosso della sua costa ci sono i bellissimi Faraglioni di Acitrezza (o Isole dei Ciclopi), formazioni rocciose di lava eruttata 500 mila anni fa. La leggenda vuole che Polifemo, il gigante monocolo che catturò Ulisse ed i suoi compagni, uccise con uno di questi faraglioni il pastorello Aci a causa (come sempre!) di una bella fanciulla, la ninfa Galatea, amata da entrambi. Mosso a compassione, Zeus trasformò il pastorello Aci in fiume in modo che al suo sboccare a mare potesse eternamente unirsi alla ninfa Galatea. I pescatori di Acitrezza sono famosi in tutta la Sicilia e quelle barchette, illuminate durante la notte, sembrano stelle in fondo al mare, al largo del paesino.
(photo) Aci e Galatea Antoine Jean Gros, 1833