Agata a Trizzota
€150,00
L'artista descrive l'opera
“Agata a Trizzota talia lu mari e prega San Giuanni” (Agata di Acitrezza guarda il mare e prega San Giovanni, il santo patrono di Acitrezza). In questo lavoro ho tratto ispirazione dalle reti dei pescatori. Lo scialle era indossato quotidianamente anche dalle donne che attendevano i loro mariti o figli rientrare da estenuanti battute di pesca. Realizzato ai ferri con filati di cotone.
Dettagli e dimensioni
L'opera nella cultura siciliana
Lo scialle siciliano rappresenta una vera e propria icona del nostro costume popolare. Semplice nella sua forma solitamente triangolare, lo scialle richiama anche la divina triade del cattolicesimo. Il suo uso, infatti, è particolarmente legato alle cerimonie religiose, sprigionando un forte carattere votivo. Ma, soprattutto, qua in Sicilia lo scialle era il simbolo di suggello amoroso. Era uno scialle il dono che la suocera portava il giorno del fidanzamento ufficiale, almeno fino alla prima metà del secolo scorso. Scialle il cui materiale con il quale veniva realizzato era nel contempo simbolo di posizione economica. Vi erano scialli di lana, all’uncinetto, e più la trama era ricca e il cotone più sottile, più aveva valore.
Acitrezza è un borgo di mare del litorale orientale della Sicilia reso noto dallo scrittore Giovanni Verga e dai suoi pescatori. Essa è dominata dalla maestosa sagoma dell’Etna (3300 mt s.l.m.) che abbraccia imperiosa questa area di Sicilia. Proprio a ridosso della sua costa ci sono i bellissimi Faraglioni di Acitrezza (o Isole dei Ciclopi), formazioni rocciose di lava eruttata 500 mila anni fa. La leggenda vuole che Polifemo, il gigante monocolo che catturò Ulisse ed i suoi compagni, uccise con uno di questi faraglioni il pastorello Aci a causa, come sempre!, di una bella fanciulla, la ninfa Galatea, amata da entrambi. Mosso a compassione, Zeus trasformò il pastorello Aci in fiume in modo che al suo sboccare a mare potesse eternamente unirsi alla ninfa Galatea. I pescatori di Acitrezza sono famosi in tutta la Sicilia e quelle barchette, illuminate durante la notte, sembrano stelle in fondo al mare, al largo del paesino.
(photo) A Sicilian woman, 1915