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A ballerina ra muntagna

Quadri Cenere dell'Etna su tela
Opera unica

390,00

L'artista descrive l'opera

Un giorno, dalla mia terrazza, ho visto l’Etna sbuffare e lanciare fiamme e cenere, come fa abitualmente. Ed ho visto prendere vita la sagoma di una ballerina sulle punte, nel cielo sopra “a muntagna”, come noi chiamiamo il vulcano. L’Etna, un gigante sopra le nostre teste, regala sempre queste visioni a noi che ci viviamo insieme.

Dettagli e dimensioni

Dimensioni (cm): Altezza 40, Larghezza 50, Profondità 1
Peso (kg): 0.500
Creato manualmente in Sicilia

L'opera nella cultura siciliana

A cura della Governance di Sicilian Artisan Foundation

L’Etna, il vulcano piu alto d’Europa (3300 mt slm), domina imperiosa la parte orientale della Sicilia ma è talmente enorme che si vede fino a centinaia di chilometri di distanza. Uomini di tutte le epoche ne hanno scalato la cima a partire dal filosofo agrigentino Empedocle (V a.C.) che la leggenda vuole abbia finito la sua vita buttandovisi dentro. Il toponimo (Aitna) sembra derivare da qualche parola la cui etimologia, riconduce al significato “ardere”, “bruciare”. Per gli Arabi di Sicilia (IX-XI secolo) era una montagna alta due volte e la chiamarono Mons (monte) Gebel (montagna), due volte montagna; e fino al recente passato (ma anche oggi) i siciliani la chiamavano Mongibello. Ma il suo nome siciliano per eccellenza è: “a muntagna”. Essa ha dato lavoro ai nivalori (che raccoglievano la neve, la conservavano nelle grotte del vulcano e poi la vendevano nei paesi), ai carbonai, ai raccoglitori di Ginestra (ottima per i fornai). In questa opera d’arte la sua cenere, che durante le frequenti eruzioni cade come pioggia sulle città a lei vicine (e la gente deve munirsi di ombrello), è stata eternamente “intrappolata” in una tela.

(photo): Eruption of Etna 1669, Painting of Giacinto Platania (who witnessed the event), Catania Cathedral

La Governance suggerisce anche

L’obiettivo della Governance è sia quello di salvaguardare le tradizioni e gli antichi mestieri del popolo di Sicilia, sia quello di sostenere economicamente i creativi, veri e propri etno-antropologi di un popolo.
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A ballerina ra muntagna

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