“L'arte per me è stata sempre un viaggio, una continua scoperta di paesaggi e colori, di tradizioni, superstizioni e folklore. Un viaggio che trasforma, arricchisce ogni forma di pensiero e riesce a fondere essenza e armonia delle cose”
Diplomata al liceo artistico, laureata all’accademia di Belle Arti, ha partecipato a varie collettive e concorsi di pittura. Il suo viaggio attraverso la ceramica nasce nel corso degli anni da ricerche ben precise, soprattutto sulla cultura contadina e sulle tradizioni dell’arte popolare siciliana. È una sorta di riconquista per ciò che si sta perdendo, come la fede attraverso i mattoni devozionali, gli angeli protettori della casa, i vasi antropomorfi quasi scaramantici in una terra povera e sofferta.
“La mia Sicilia è mare, è terra, è il suono dei vicoli e della devozione popolare. Nel suo Blu che circonda il giallo, il verde, l’arancione ho sempre visto il coraggio della sfida, tramandato, conteso. Una terra dominata da diversi conquistatori nel corso della sua storia, ma che con cause d’amore ha affrontato qualsiasi guerra. Il tripudio dei suoi colori l’ho visto sempre come la sua ribellione alla libertà ed ho cercato di trasportarlo e trasformarlo sulle tele, nelle sculture, tra gli smalti dell’antica arte della maiolica”
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L'opinione della governance
Patrizia La Bua definisce la sua arte un viaggio attraverso la ceramica; in effetti le sue opere si sono arricchite sempre più durante questo suo percorso di ceramista dove propone la sua arte attraverso i tratti decisi ed i colori intensi delle sue maioliche. Splendide le mattonelle a tema religioso che rappresentano madonne, santi ed angeli, volti e figure avvolte dai caldi colori della sua Sicilia sua fonte d’ispirazione.
Betty Scaglione Cimò, Madrina del mare Africano